Tutto pronto per la Granfondo Nibali, con 1200 partenti, compreso il vincitore del Giro delle Fiandre 2019 Alberto Bettiol. “Ci sono tutti gli ingredienti per vivere una giornata di grande divertimento”
Lo Squalo è arrivato a Porto Recanati (MC) e buona parte della città si è radunata in piazza per salutarlo. Nella giornata di domenica 17 ottobre, Vincenzo Nibali accompagnerà i granfondisti nell’evento che porta il suo nome, la Granfondo Nibali, che attraverserà alcuni dei luoghi più belli della Regione Marche.
Un feeling che è cominciato nei primi anni della sua gloriosa carriera e si è sviluppato fino a diventare una vera e propria collaborazione: “È una Regione che mi affascina, ideale per fare ciclismo, perché c’è ogni tipo di terreno per un appassionato in cerca di divertimento – spiega Vincenzo, arrivato a Porto Recanati anche con moglie, figlia e suoceri -. Ogni giorno scopro qualche angolo nuovo davvero affascinante. Il Lombardia è stata la mia ultima gara ufficiale, ma la GF Nibali sarà la mia ultima vera fatica stagionale. Il percorso è tipico di queste zone, sembra una tappa della Tirreno-Adriatico, con tanti muri che renderanno la gara molto dura”.
Domani in gara ci sarà anche il temutissimo Muro dello Squalo, uno strappo di circa un chilometro al 15%: “L’organizzatore Andrea Tonti ha voluto intitolarmi questo strappo, ma credo di non averlo mai affrontato e sono molto curioso di scoprirlo. È vero, io sono un corridore da salite lunghe, ma su queste strade ho ottenuto delle belle soddisfazioni in carriera”.
Basti pensare alla cronometro di Saltara al Giro d’Italia 2013, al termine della quale vestì la Maglia Rosa che portò poi fino a Brescia, per quello che fu il suo primo trionfo rosa. Ma qualche mese prima, qualche chilometro a sud rispetto a Porto Recanati, aveva regalato spettacolo anche alla Tirreno-Adriatico: “Era la penultima tappa, con arrivo a Porto Sant’Elpidio. Partimmo col sole e arrivammo con la bufera, fu una grande tappa, attaccai nel finale con Sagan, staccai Froome e Contador e vinsi quella Tirreno-Adriatico. Un bellissimo ricordo”.
Ma le Marche sono anche la Regione di Michele Scarponi, scomparso nel 2017, amico e gregario dello Squalo. Nibali ha voluto essere presente nel momento dell’intitolazione della stele in sua memoria in cima alla salita del Valico di Santa Maria Maddalena, alla presenza dei familiari di Michele, del sindaco di Sarnano, Luca Piergentili, del CEO di Eurobuilding Spa e Sassotetto srl, Umberto Antonelli, e dello scultore Valentino Giampaoli.
“Quando mi hanno proposto di diventare testimonial delle Marche ho pensato anche a Michele, queste sono le sue strade, ci viveva e si allenava, e sono contento di poter dare una mano alla sua terra – ha detto Nibali, che a Filottrano, cittadina di Michele, ci torna spesso, visto che il fratello Antonio vive lì con la moglie marchigiana -. È stato prima un grande rivale, anche a Sassotetto ci sfidammo senza esclusione di colpi, poi un gregario e soprattutto amico”.
Domenica pedalerà anche per lui, e a fargli compagnia sono attesi 1200 appassionati. Tra i volti noti del ciclismo, sono attesi anche Antonio Nibali, Alberto Bettiol, vincitore del Giro delle Fiandre 2019, e Gianmarco Garofoli, classe 2002, nuova promessa del ciclismo marchigiano e italiano.
GRANFONDO NIBALI: IL PERCORSO
Si partirà alle ore 8 da Piazza Brancondi a Porto Recanati (MC) per i 123 km e 2200 metri di dislivello della Granfondo Nibali. Pochi chilometri dopo il via, dalla frazione di San Girio, si comincerà a salire verso Potenza Picena per 3 km al 5 % di pendenza media, dopodiché si proseguirà per circa 25km con continui saliscendi.
Da Macerata si scende per poi risalire verso il centro storico di Pollenza e, poco dopo, di Treia. Da Treia si prosegue per Cingoli, affrontando una discesa veloce e un tratto pianeggiante fino alla località di Chiesanuova. Svolta a sinistra e da Grottaccia inizia la salita più impegnativa di giornata per tornare a Cingoli, uno strappo di circa 1 kilometro con punte del 15%, il cosiddetto Muro dello Squalo.
Superato il muro, inizia, da Cingoli, la parte più facile della Granfondo: si scende per circa 10 km prima di un falso piano e un’altra discesa di 5 km. Si sale quindi verso Montefano e dal paese si farà rotta verso Recanati, con 12 km circa di saliscendi. Infine, si riscenderà verso il mare in direzione Porto Recanati, dove l’arrivo coinciderà con la partenza.
Chi sceglierà il percorso medio, 80 km e 1270 metri di dislivello, si separerà dai granfondisti all’altezza di Macerata, quando gireranno in direzione di Montecassiano, Montefano e Recanati, città di Giacomo Leopardi, per un tracciato caratterizzato da tantissimi strappi “mangia e bevi”. Da Recanati all’arrivo, il percorso sarà lo stesso di chi sceglierà quello lungo.